L'itinerario prende in considerazione le opere più note del Gagliardi e i suoi capolavori.
Più lungo è l'elenco delle opere a lui attribuite qui non considerate
L’ARCHITETTO E I SUOI CAPOLAVORI
Rosario Gagliardi, tra i maggiori protagonisti del Settecento siciliano, è il più importante architetto di Noto e della ricostruzione della Sicilia iblea dopo il terremoto del 1693. La sua biografia risulta ancora incerta (Siracusa 1698?-Noto 1762 ca) ed enigmatica la sua formazione.A Noto, Modica, Ragusa e Caltagirone troviamo i suoi capolavori, che hanno avuto un’eco in tutto il Val di Noto. Le numerose chiese di cui è autore si stagliano vigorose con le proprie masse nel paesaggio sacro degli Iblei.Tra gli architetti del tardo barocco è un innovatore. I suoi modelli architettonici, pur legati alla tradizione italiana, si distinguono per audacia e forte senso dello spazio, in particolar modo nel tipo di facciata torre alla siciliana, di cui è artefice e maestro, considerata un unicum del barocco italiano. L’alto prospetto della chiesa di San Giorgio a Ragusa, il suo maggior capolavoro (1744), è diventato emblema del barocco ibleo e cifra identificativa del barocco siciliano. Alcune somiglianze si riscontrano soltanto con modelli “nordici” diffusi nel Settecento nell’Europa settentrionale.L’interesse dimostrato dal Gagliardi per l’ambientazione scenografica dei suoi edifici, che suggeriscono nelle loro molteplici forme l’infinito movimento affidato al sapiente uso degli ordini, degli aggetti e delle membrature, delinea nel panorama europeo una figura capace di reinventare continuamente l’Antico. Della sua plastica architettura, protagonista è la possente colonna a fusto libero con capitello “capriccioso”, studiata, reinventata e applicata in molteplici esempi.Gagliardi è anche autore di un Corpus di disegni d’architettura, la cui prima tavola datata 1726 apre il percorso della mostra e ne introduce i temi, legati alla modularità e proporzionalità.La sua opera grafica è una vera rivelazione in un panorama culturale in cui si registra una generale carenza di documenti autografi, che riconducano al linguaggio espressivo degli autori e agli strumenti essenziali della progettazione come prospetti, ovvero “scenografie”, piante e modelli.
I DISEGNI DELLA COLLEZIONE MAZZA
L’importanza dell’opera del Gagliardi, affascinante figura che si affaccia alla professione di architetto iniziando da semplice magister, può essere svelata, oltre che dai numerosi capolavori diffusi nel Val di Noto, dal Corpus dei suoi disegni manoscritti appartenenti alla collezione di Giuseppe Mazza, per la prima volta esposti tutti insieme.La collezione costituisce una delle più ricche e importanti raccolte del Settecento siciliano, che negli anni 70 del Novecento fu purtroppo smembrata di alcuni fogli, di recente acquistati dall’Università di Palermo (DARCH). I 145 fogli rimasti nella collezione Mazza, distinti in tre volumi rilegati a mano, sono oggetto del percorso espositivo dedicato agli studi, alle esercitazioni grafiche e ai progetti del Gagliardi, che aveva l’intenzione di raccoglierli in quella che lui stesso chiama “un’operetta”, forse un trattato di architettura che non giunse a compimento, ma che doveva probabilmente servire da manuale pratico per gli architetti e capimastri del tempo.
Il primo volume, smembrato dei fogli autografi, raccoglie <scenografie> e piante di architetture chiesastiche, in parte riconducibili a edifici realizzati. Gli altri due volumi miscellanei, rimasti integri, contengono esercitazioni geometriche, studi sugli ordini architettonici secondo Vitruvio, Serlio, Vignola e Michelangelo, disegni di altari e piante militari.La raccolta, straordinario veicolo di diffusione dell’arte del disegno, rimane una testimonianza tangibile del ruolo svolto in Sicilia, in epoca barocca, dalla trattatistica cinquecentesca, oltre che italiana, francese e tedesca nella formazione di architetti e artigiani.
Chiesa di San Domenico
Chiesa di santa Chiara
Chiesa di San Nicolò Cattedrale
Chiesa di Santa Maria dell'Arco
Chiesa di San Carlo
Chiesa del SS. Crocifisso
Chiesa di Santa Chiara e Santa Rita e Monastero delle Clarisse
Chiesa di San Giuseppe