Chiesa di San Giorgio - Piazza Duomo
L'edificio,
di notevoli dimensioni, è impostato su un tradizionale schema basilicale a tre
navate con transetto concluso ad esedra sui lati e abside semicircolare
affiancato da cappelle.
Le navate
sono scandite in cinque campate da poderosi pilastri con lesene, su una
zoccolatura in pietra pece e conclusi in alto da una coperta con volta a botte,
con unghie in corrispondenza delle finestre. All'incrocio tra la navata
maggiore e il transetto vi è la grande cupola, impostata su un tamburo di
colonne binate e conclusa con una lanterna.
La parate
più interessante dell'intero edificio è la facciata, il più bell'esempio di
facciata-campanile del tardo-barocco siciliano, opera, come tutta la chiesa,
dell'architetto Rosario Gagliardi.
Il tema
compositivo della facciata campanile,è svolto con grande plasticità e notevole
armonia compositiva dal partito centrale convesso in tre ordini, raccordati a
mezzo di eleganti volute ed elementi scultorei; le lisce colonne libere binate
e trinate sottolineano la complessiva plasticità scultorea, completata dalle
ricche ma equilibrate decorazioni del portale centrale e della soprastante
finestra, oltre che dell'elemento posto a conclusione della cella camapanaria.
Lo sviluppo ascensionale della composizione viene
ulteriormente accentuato dalla scalinata trapezoidale del sagrato, delimitata
da una elegante inferriata.
La chiesa è uno degli edifici di maggiore rilevanza del
tardo-barocco ibleo di cui sono conosciuti, oltre che i nomi del progettista e
dei principali esecutori, anche i disegni preparatori e conclusivi. Presso la
sagrestia della chiesa sono infatti conservati i disegni autografi, alcuni
precedenti al 1738 e altri datati 1744, dell'architetto Rosario Gagliardi,
indiscusso protagonista della ricostruzione post sismica del Val di Noto.
L'edificio venne realizzato sul luogo di una minore
precedente chiesa, dedicata a San Nicolò, a partire dal 1744, anno di inizio
certo dei lavori delle fondazioni, anche se già negli anni precedenti si
registrano lavori preparatori e la posa della prima pietra è documentata al
1739. Negli anni '60 del Settecento la chiesa doveva già essere chiaramente
delineata nelle sue strutture principali e venivano commissionate opere di
pittura e arredi. Nell'ottobre del 1755 si conclusero i lavori della facciata e
venne posta in opera la campana; nel 1776 venne iniziata la costruzione
dell'abside della navata maggiore.
La cupola venne realizzata, secondo un disegno non conforme
al progetto originario, intorno al 1820. Vari altri lavori per il completamento
dell'interno e per la realizzazione degli arredi e delle decorazioni vennero
realizzati nel corso di tutto il XIV secolo. La scalinata venne completata nel
1876 e nel 1890 venne realizzata la cancellata.
Nel 1928 furono
eseguiti lavori di restauro, sotto la direzione del Prof. Paolo Orsi e altri
interventi vennero eseguiti nel 1977 sotto la Direzione della Soprintendenza ai
Beni Culturali e Ambientali..