La festa di San Corrado

 La festa del santo patrono di Noto, Corrado, è celebrata due volte l’anno: il 19 febbraio e l’ultima settimana di agosto. Dal sagrato della chiesa ha inizio la suggestiva discesa dell’arca d’argento con le reliquie del santo, sostenuta dai devoti portatori. La processione, seguita da un gran numero di fedeli, molti dei quali a piedi scalzi per aver fatto voto di penitenza, è accompagnata dal “corteggio luminoso” dei Cili, grandi torce di cera fissate su bastoni di legno, che culminano in una coppa metallica con motivi a fogliame, traforata e multicolore con impresse le iconografie del santo (l’arca e il grifone). L’origine dei Cili è riferibile al 1635 e tutt’ora la loro esibizione è uno dei simboli della grande festa.

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Tutti insieme i Cili formano una sorta di gran cordone multicolore, che affianca l’arca cinquecentesca, seguito dalla folla dei devoti in giro per la città. Quando l’arca entra, come per tradizione, nelle varie chiese, i portatori in costume compiono, con le torce in mano, un singolare carosello. E’ un rito collettivo, sorta di danza, capace di generare grande suggestione emotiva e forte devozione. Verso la mezzanotte, l’urna di san Corrado rientra in Cattedrale, salutata dall’a “allegrezza” dei fuochi d’artificio. Ricollocata nell’altare maggiore, l’urna sarà portata di nuovo in processione per il giorno di festa dell’Ottava.